Conoscete la storiella di “Giorgio se ne vò jì e ‘o vescovo ne ‘o vò mannà”?
Quante volte avete sentito l’espressione napoletana “Giorgio se ne vò jì e ‘o vescovo ne ‘o vò mannà“? Letteralmente tradotto come “Giorgio se ne vuole andare e il Vescovo lo vuole mandare“. Si dice...
View ArticleChe significa “Fà a muta ‘e Puortece” e chi era la muta di Portici?
Chi di voi non ha mai sentito l’espressione: “Fà a muta ‘e Puortece“, (Fare la muta di Portici)? Ebbene questa locuzione, utilizzata per indicare una persona che non si vuole esprimere su una...
View Article“Puozze sculà” e “puozze schiattà”! Come nascono queste espressioni napoletane?
La più tremenda ed impronunciabile maledizione napoletana è sicuramente: “puozze sculà“. L’agghiacciante imprecazione può essere tradotta in “Possa tu colare“, ossia, “possa tu essere collocato, da...
View ArticleL’Estate di San Martino: quando “ogni mosto diventa vino”
L’11 novembre è il giorno dedicato a San Martino di Tours ed è conosciuto sia per le particolari condizioni climatiche, sia per il celebre detto “ogni mosto diventa vino”. Non a caso è una...
View Article“Mannaggia a Bubbà”. Chi era questo povero Bubbà?
La lingua napoletana, come sappiamo, è ricca di offese colorite e modi di dire che arrivano a sfiorare l’indecenza. Tuttavia, a differenza degli altri dialetti italiani, le imprecazioni napoletane...
View Article“Mannaggia ‘o sango d”a culonna”. Da dove deriva questa imprecazione?
Abbiamo già parlato di come il popolo napoletano tende ad evitare a qualunque costo la bestemmia, almeno quella evidente, all’interno delle imprecazioni: “mannaggia a Bubbà” è l’esempio tipico di come...
View Article‘A carne ‘a sotto e ‘e maccarune ‘ncoppo. Quando un’immagine vale più di...
Per Aristotele il proverbio era “un avanzo dell’antica filosofia, conservatosi fra molte rovine per la sua brevità e opportunità“. Il filosofo greco non fu però l’unico a interessarsi a questa...
View Article“Aumm aumm”: che significa e perché si dice così? Ecco la risposta
Il Napoletano è ricco di espressioni che, da sole, indicano un concetto ben più complesso. Talvolta questi modi di dire sono riconducibili ad eventi storici, oppure a parole travisate, ma alcune volte...
View Article“A Santa Lucia nu passe ‘e gallina, a Sant’Aniello nu passe ‘e pecuriello”....
Sant’Agnello e Santa Lucia Santa Lucia e Sant’Aniello. Una donna e un uomo. La prima siciliana, il secondo campano. Vissuti a circa due secoli di distanza. Così lontani nel tempo, eppure così vicini...
View ArticlePer chi è il proverbio “‘A Sant’Aniello nun tucca’ ne forbice e ne curtiello”?
processione in onore di Sant’Agnello a Pisciotta Sant’Aniello morì molto probabilmente il 14 dicembre 596 d. C. ed è per questo motivo che è celebrato in questo giorno. Egli è ricordato per essere...
View Article“Pezzotto”: sapete cosa significava in passato e perché si dice così?
Tutti quanti, a Napoli, sappiamo benissimo cosa significa il termine “pezzotto”: una parola che non ha equivalenti nella lingua italiana. Parole come “falso”, “contraffatto”, “fasullo”, per quanto...
View Article“‘A tavola d”o cucchiere, nu pirito, nu rutto e nu chitemmuorto”. L’avete mai...
Le feste sono vicine e già iniziamo a stilare i menù più succulenti, a prenotare i dolci tipici ed a progettare le decorazioni di una tavola imbandita. Eppure, nonostante il più fine lavoro di...
View Article‘A sciorta d’‘o piecuro, nasce curnuto e more scannato. Che cosa vuol dire?
La lepre e la tartaruga Fin dai tempi antichi in alcuni testi letterari protagonisti non erano gli uomini, ma gli animali. Celebri sono i componimenti di Esopo, scrittore greco vissuto nel VI secolo a....
View Article“E’ fernuta ‘a zezzenella”: da dove ha origine questo detto?
Non importa che lavoro faccia, quanto stia bene economicamente o che sia la persona più felice al mondo, chiunque, a Napoli, si è sentito dire o ha pensato almeno una volta nella vita che “E’ fernuta...
View ArticleSi’ nu sarchiapone! Cosa significa e perché si dice così? Ecco la risposta
Qualsiasi napoletano avrà sentito qualcuno, almeno una volta nella vita, appellare con il termine “Sarchiapone” chi si ritiene essere goffo e credulone. Tuttavia, non tutti conoscono le reali origini...
View Article“Quanno ‘a gallina scacatea, è signo ca ha fatto ll’uovo”: ecco il significato
Ogni Regione ha i propri dialetti che variano di luogo in luogo. A seconda della comunità si ascolteranno cadenze differenti, parole derivanti da latinismi, popolazioni confinanti e dalle dominazioni...
View ArticleMe pare nu sciarabballo: non ditelo a una signora, per carità! Ecco cosa...
Dire a una donna, specialmente se si tratta di una signora, che sembra uno sciarabballo è tutt’altro che lusinghiero, anzi, ci permettiamo di sconsigliarvelo vivamente: rischiereste una “solenne...
View Article“Pure ‘e pullece tenene ‘a tosse”: un’offesa o proverbio educativo?
I detti della lingua napoletana, specialmente quando devono essere dei modi “delicati” di schernire qualcuno, si basano, spesso, su metafore e allegorie: un modo come un altro per nascondere quella...
View Article‘O ricuttaro. In Napoletano si dice che il protettore “fa le ricotte”: ecco...
In quella straordinaria lingua che è il Napoletano esistono delle parole e delle espressioni che hanno una storia così particolare di cui, molto spesso, è quasi impossibile risalire alle origini, se...
View Article“Va truvanno sce’ sce'”. Cosa significa e quando si usa?
“Va truanne sce’ sce'” è un vecchio modo di dire nato ai tempi dell’occupazione francese a Napoli. Il termine “sce’ sce'” è infatti una sorta di “trasformazione” del verbo francese “chercher”, che...
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